Covid19 e abusi sessuali sui minori

     L’Europol ha scoperto che la pandemia è correlata all’incremento della condivisione di immagini pedopornografiche online (https://www.europol.europa.eu/newsroom/news/exploiting-isolation-sexual-predators-increasingly-targeting-children-during-covid-pandemic). Si stima che un bambino su cinque è vittima di qualche tipo di abuso sessuale in Europa. Ci sono indicazioni che mostrano come il coronavirus sia servito ad esacerbare il problema per molti bambini che vivono con gli abusatori, mentre i rapporti sugli abusi sessuali online nell’Unione europea sono incrementati da 23.000 nel 2010 a più di 725.000 nel 2019. «Stiamo appena iniziando a comprendere appieno i danni causati ai bambini dalla maggiore esposizione alla violenza durante i lockdown» afferma il Direttore esecutivo dell’UNICEF Henrietta Fore. «Le chiusure scolastiche in corso e le restrizioni di movimento hanno lasciato molti bambini bloccati in casa, alla mercé di soggetti abusanti sempre più frustrati. L’impatto del lockdown sui servizi di protezione e sull’operatività degli assistenti sociali fa sì che i bambini non hanno risorse a cui rivolgersi per chiedere aiuto.» (https://www.unicef.it/doc/10014/coronavirus-in-aumento-la-violenza-contro-i-minori.htm).

    Per integrare e migliorare le attività esistenti dell’Unione europea per quanto riguarda la tutela dei minori da abusi sessuali e per far fronte a nuove sfide, come i rischi imprevisti della crittografia end-to-end, la Commissione Europea sta avanzando una nuova strategia per combattere l’abuso sessuale sui minori sia online che offline. (https://ec.europa.eu/home-affairs/sites/homeaffairs/files/what-we-do/policies/european-agenda-security/20200724_com-2020-607-commission-communication_en.pdf)

La strategia propone una serie di iniziative per il periodo 2020-2025 che si focalizzano su:

  • Una coordinazione migliore lanciando immediatamente uno studio per lavorare verso la creazione di un nuovo Centro europeo sull’abuso sessuale del bambino;
  • La prevenzione, affrontando il fatto che la ricerca nelle motivazioni di questi crimini e scarsa e frammentaria e la comunicazione tra ricerca e specialisti è minima;
  • La costruzione di un quadro normativo che includa la completa implementazione della legislazione europea esistente sulla lotta contro l’abuso sessuale e lo sfruttamento dei minori (Direttiva 2011/93);
  • Il rafforzamento della risposta delle forze dell’ordine lavorando verso la creazione di un Centro europeo per contrastare l’abuso sessuale sui minori e finanziando lo sviluppo delle capacità digitali delle autorità di polizia degli Stati Membri.

     E’ pertanto auspicabile che a scadenza dell’attuale Piano Nazionale contro la violenza (2017-2020)  l’Italia non rimanga sprovvista di questo importante strumento di pianificazione e che sia data maggiore attenzione e spazio alle politiche di settore dedicate all’infanzia e all’adolescenza.

Pubblicato da evasimola

Il blog è diretto dalla dottoressa Eva Simola presidente dell'Associazione "Legalità Sardegna" [email protected] codice fiscale 91027470920 Cellulare +393772787190